UDINE, 27 maggio 2025 – Tutto pronto per la quarta edizione del premio Battistutta riservato alle persone detenute nelle carceri italiane e ideato dall’associazione Icaro Volontariato Giustizia ODV. Sabato 31 maggio dalle ore 10 si svolgerà a Udine la giornata celebrativa di consegna del premio all’interno della Chiesa di S. Francesco in Largo Ospedale Vecchio.
Il concorso intende dare voce alle persone ristrette sul territorio italiano attraverso la proposta di realizzazione di opere di prosa, poesia, arte visiva. La scrittura e l’arte sono modalità riconosciute ed efficaci per favorire l’espressione individuale e promuovere la riflessività. Il concorso si pone l’obiettivo di creare una connessione tra il mondo del carcere e il mondo libero, portando all’attenzione della società messaggi personali di una realtà marginale. “L’arte ancora una volta dimostra di non essere un accessorio – fa sapere Roberta Casco Presidente di Icaro – ma un veicolo per aiutare a capire la condizione di vita quotidiana e a indicare la strada per una riforma possibile”. L’edizione di quest’anno ha riscontrato un notevole successo. L’associazione Icaro ha infatti ricevuto 210 elaborati, la maggior parte inviati direttamente dalle persone ristrette altri inviati tramite il supporto di volontari e insegnanti. Sono attivati anche lavori di gruppo dagli istituti di pena minorile.
Il tema proposto quest’anno è l’amore. La scelta di questo argomento nasce dalla sentenza n. 10 del 26 gennaio 2024 della Corte Costituzionale che al punto 4.3 recita: “[…] L’intimità degli affetti non può essere sacrificata dall’esecuzione penale oltre la misura del necessario, venendo altrimenti percepita la sanzione come esageratamente afflittiva, sì da non poter tendere all’obiettivo della risocializzazione. Il perseguimento di questo obiettivo risulta anzi gravemente ostacolato dall’indebolimento delle relazioni affettive, che può arrivare finanche alla dissoluzione delle stesse, giacché frustrate dalla protratta impossibilità di coltivarle nell’intimità di incontri riservati, con quell’esito di “desertificazione affettiva” che è l’esatto opposto della risocializzazione.”
Il premio è stato istituito in memoria di Maurizio Battistutta, Garante Diritti delle persone private delle libertà personali per il Comune di Udine, venuto a mancare il 22 febbraio 2017. Anima dell’associazione Icaro, Maurizio Battistutta si è sempre speso con grande competenza e determinazione. “Non dare per carità ciò che è dovuto per giustizia” riassume in modo efficace il pensiero che ha sempre guidato le sue scelte a tutela dei diritti delle persone detenute. Nel suo agire, anche come Garante, ha tenuto saldo il principio di un ruolo del volontariato non subalterno all’Istituzione, ma capace di offrire risposte a difficoltà contingenti, ponendosi come stimolo a cambiamenti nella società e nelle istituzioni, con lo sguardo sempre rivolto al rispetto della dignità umana. In coerenza con questo si è speso moltissimo anche all’esterno promuovendo occasioni di confronto fra il dentro e il fuori, per ridurne la distanza e per dare l’opportunità di riflettere sul senso della pena.