Il Ddl sicurezza elimina la obbligatorietà del rinvio della pena per le donne incinte o madri di bambini fino ad un anno. E’ una delle tante misure repressive che quel disegno di legge prevede, che peggiora persino il codice Rocco, contro la quale abbiamo espresso da subito la nostra ferma contrarietà. Chiediamo che il disegno di legge venga ritirato. Ma anche venisse approvato con la cancellazione di quell’articolo, la nostra mobilitazione proseguirà, perché nessun bambino e nessuna bambina deve stare in carcere, perché vogliamo superare le sezioni nido e gli Icam, perché vogliamo che vengano finalmente costruite le case famiglia per le donne madri con bambini.
Il 23 gennaio prossimo, con la conferenza stampa che si terrà in sala Nassirya, a Roma, alle ore 10, rilanciamo la mobilitazione promossa dalla campagna “Madri Fuori, dallo stigma e dal carcere, insieme ai loro bambini e bambine”, e l’appello “No al carcere per le donne incinte. Ogni bambino ed ogni bambina ha il diritto di nascere in libertà”.
Rinnoviamo la richiesta a tutti coloro che condividono l’appello di sottoscriverlo, e di partecipare alla conferenza stampa, compilando il modulo di partecipazione a questo link: https://forms.gle/tuzNY3sGq3Ww86zr8.
Su iniziativa della senatrice ANNA ROSSOMANDO VICE PRESIDENTE DEL SENATO
Si invita alla Conferenza Stampa
Ogni bambina e ogni bambino ha il diritto di nascere in libertà
No al carcere per le donne incinte
CAMPAGNA Madri Fuori, dallo stigma e dal carcere, insieme ai loro bambini e bambine
Sala “Caduti di Nassirya” – Piazza Madama, 11 Roma
Giovedì 23 gennaio 2025 | ore 10
INTERVENGONO
Sen. Anna Rossomando Vice Presidente del Senato
Grazia Zuffa Comitato Scientifico la Società della Ragione
Denise Amerini Responsabile carcere e dipendenze CGIL Nazionale
Sonia Caronni Responsabile nazionale Carcere CNCA
Leonardo Fiorentini Segretario di Forum Droghe
Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o a organi del Senato medesimo. L’accesso alla Sala – con abbigliamento consono, e per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. I giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi con questo form.
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