Il disegno di legge n. 1236 approvato dalla Camera dei deputati è ora all’esame del Senato. Le Commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia stanno esaminando gli emendamenti ai 38 articoli che compongono il provvedimento del Governo demagogicamente denominato SICUREZZA PUBBLICA. La linea della maggioranza è di bocciare ogni modifica ragionevole.
Il disegno di legge contiene un coacervo di misure disparate, che spaziano dal terrorismo alla droga, dai furti in metropolitana all’occupazione di edifici, dalla criminalizzazione delle rivendicazioni pacifiche in carcere alla repressione delle proteste sociali (in specie contro opere pubbliche, avendo in vista il Ponte sullo Stretto, a coniugare “pugno duro” e affarismo); fino alle misure più ridicole, come la l’equiparazione della canapa tessile alla cannabis con effetto psicoattivo.
Fra le altre misure, il ddl elimina l’obbligo di scarcerazione per le detenute in gravidanza. La Società della Ragione ha lanciato l’appello “Ogni bambino ed ogni bambina ha il diritto di nascere in libertà. No al carcere per le donne incinte” che ha raccolto centinaia di adesioni contro un peggioramento del Codice Rocco e contro una misura razzista esplicitamente diretta contro le donne Rom.
Il provvedimento cancella welfare e diritti, mette al centro il carcere con la previsione di nuovi reati e l’aumento delle pene per quelli già previsti; mina i principi di uguaglianza della Costituzione e riduce drasticamente il sistema delle garanzie.
La parola e la disobbedienza devono essere il segno di una resistenza.
Saremo a Roma il 14 dicembre 2024, alle 14 in Piazza del Verano.