Il progetto vuole valorizzare la giustizia di comunità, attraverso la promozione e la qualificazione di nuovi istituti come la Messa alla Prova-MAP (volti ad evitare il processo agli autori di reati minori) e per incrementare le pene alternative al carcere. E’ stato promosso da la Società della Ragione con il coinvolgimento come partner di progetto di AVP, Arci Pistoia e ASA.
La Società della Ragione-SdR ha una esperienza significativa nel campo, iniziata con un progetto pilota (2019-2020) per accogliere in Lavori di Pubblica Utilità-LPU persone in MAP. Attraverso il progetto, svolto a Firenze, è stato elaborato e sperimentato un modello qualificato di LPU con un programma di attività in relazione agli specifici reati e alle particolari finalità di recupero e integrazione nella comunità, proprie della giustizia riparativa. Il programma è rivolto in particolare agli autori di reati minori di droga o di infrazioni per abuso di alcol, tematiche oggetto di studio e di iniziativa sotto l’aspetto giuridico e psicosociale da parte di SdR che opera nel campo della giustizia penale.
Punti qualificanti del programma:
- Tutoraggio: un tutor (junior) che aiuta a stendere un programma personalizzato, accompagna l’individuo nel suo percorso e lo aiuta nel processo di consapevolezza rispetto al reato e di acquisizione di nuove competenze ed interessi specifici; un tutor senior, che offre counselling e supporto psicologico;
- Coinvolgimento di istituzioni e organismi competenti (Ufficio Esecuzione Penale Esterna; Camera penale)
- Coinvolgimento e sviluppo di rete con altre associazioni.
Monitoraggio e valutazione d’impatto del programma
Rispetto ai risultati del programma pilota, si segnalano come punti forza: l’accompagnamento offerto alle persone tramite il supporto personale qualificato del tutoraggio; l’apertura degli utenti a nuovi interessi e competenze; il legame duraturo che alcuni hanno stabilito con l’associazione anche dopo la fine del percorso MAP; l’impatto positivo verificato tramite la valutazione esterna qualificata; la differenziazione dei programmi, la collaborazione con altre associazioni. Emergono come aree problema: necessità di rafforzare modelli sperimentati e qualificati di LPU superando la scarsità di risorse e di enti disponibili a ospitare soggetti in Messa alla Prova o in Lavori Socialmente Utili come pena alternativa al carcere
Obiettivi
Elaborazione, promozione e messa in rete di un modello qualificato condiviso di LPU. Promozione di un dibattito pubblico sull’ampliamento della giustizia di comunità sulla base delle esperienze sul campo dei soggetti coinvolti.
Gli obiettivi saranno perseguiti tramite:
- coinvolgimento del terzo settore nella messa a punto di un modello condiviso;
- estensione nel territorio del modello e valutazione impatto sulla comunità
- allargamento della rete delle associazioni disponibili a operare nel campo della giustizia di comunità nel territorio regionale;
- formazione all’accoglienza di soggetti in LPU rivolta alla rete delle associazioni
- formazione alla prevenzione dei comportamenti a rischio nell’uso di alcol e droghe rivolta alla rete delle associazioni;
- approfondimento circa la possibilità di estendere i lavori socialmente utili in alternativa alla pena detentiva nello specifico di alcuni istituti penitenziari toscani
- promozione di un dibattito pubblico attraverso vari strumenti di comunicazione
Azioni:
1) Messa in rete LPU qualificati (SDR):
- a) confronto con altre associazioni con esperienze di LPU e elaborazione di un modello qualificato condiviso
- b) messa in rete soggetti coinvolti (UIEPE, PRAP, Avvocatura, Magistratura, Terzo Settore)
- c) redazione di linee guida per programmi qualificati di LPU, rivolte all’associazionismo
- e) stesura di un vademecum per le persone che aspirano a entrare in MAP
- f) promozione di un dibattito pubblico sulla MAP
2) Promozione dei LPU come alternativa al carcere (AVP):
- a) indagine ricognitiva negli istituti di Sollicciano, Gozzini, Prato, Pistoia, Livorno per vedere quanti e quali detenuti/detenute potrebbero beneficiare di LPU in sostituzione alla detenzione
- b) coinvolgimento dei soggetti (Direzione carceri, Comuni, PRAP)
- c) organizzazione di panel di esperti e altri soggetti nei territori di riferimento (Firenze, Prato, Pistoia, Livorno) per incrementare gli accessi ai LPU.
3) Estensione sul territorio del modello (ARCI Pistoia)
- a) qualificazione dei LPU nei circoli con consulenza giuridica, counselling psicologico, e valutazione di impatto.
- b) formazione all’associazionismo sull’accoglienza di persone in MAP con il modello qualificato e sulla prevenzione dei comportamenti a rischio per alcol e droghe
- c) sensibilizzazione cittadinanza su MAP e prevenzione dei comportamenti a rischio
4) Sensibilizzazione e prevenzione dei comportamenti a rischio (ASA)
- a) campagna informativa online sulla normativa e la prevenzione dei comportamenti a rischio per alcol e droghe
- b) formazione sulla prevenzione comportamenti a rischio
- c) sensibilizzazione della popolazione, in particolare giovanile, sulla prevenzione dei comportamenti a rischio per alcol e droghe
Attività di comunicazione
a) Diffusione attraverso i media (siti web, newsletter, social) delle associazioni partner e dei soggetti sostenitori.
b) Realizzazione e diffusione di linee guida e vademecum sulla MAP
c) Realizzazione di una miniserie podcast “Storie di MAP” (titolo provvisorio).
d) Eventi pubblici sul territorio e on line.
e) Promozione su social e piattaforme podcast