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1. Titolo

Dopo l’OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario): approfondimento sulla cultura e il funzionamento delle REMS (Residenze per Esecuzione di Misure di Sicurezza

2. Il contesto

La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e il difficile avvio del nuovo sistema istituzionale dopo la legge 81/2014

La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) è arrivata con una misura legislativa (legge 81/2014), che ha inaugurato un nuovo sistema di trattamento per i soggetti autori/autrici  di reati penali, dichiarati/e non imputabili e perciò prosciolti/e (perché giudicati infermi/e di mente al momento del fatto): un sistema centrato sul trattamento, di regola territoriale, ma che prevede, come misura residuale, il ricovero in Residenze per Esecuzione della Misura di Sicurezza (REMS) per i non imputabili colpiti da misura di sicurezza. Questo recente intervento legislativo rappresenta una tappa del mutamento culturale in corso, dal paradigma di “cura e custodia” (per soggetti considerati “pericolosi a sé e agli altri”) cui si ispiravano i vecchi OPG, al paradigma “terapeutico” (per soggetti affetti da malattia – alla pari di molte altre -, e perciò bisognosi principalmente di cure).

Tale cambio di paradigma non può dirsi definitivamente concluso. Lo dimostra il fatto che la legge 81/2014 è un provvedimento parziale: è intervenuta sulle modalità di esecuzione della sentenza penale, ma non ha toccato l’istituto della non imputabilità per vizio di mente né la struttura della misura di sicurezza detentiva prevista per i prosciolti dichiarati pericolosi socialmente.

Per tale ragione, il nuovo sistema istituzionale di trattamento delineato dalla legge 81/2014, che pur inquadra le REMS come strutture squisitamente sanitarie, di trattamento residenziale intensivo, opera tuttavia in un contesto normativo ancora ispirato al paradigma di “cura e custodia” proprio degli OPG. In tale ambiguità, il processo di deistituzionalizzazione che la legge 81/2014 si prefigge non è scontato: è dunque cruciale prestare un’attenzione particolare all’attuazione di questa legge, per evitare che il nuovo sistema di trattamento per le persone prosciolte per infermità mentale riproduca fenomeni di segregazione tipici dei vecchi OPG.

3. Finalità e descrizione del progetto

Il presente progetto si propone 1) di approfondire le modalità di funzionamento delle REMS, verificando la loro aderenza/scostamento al modello terapeutico delineato nella legge 81/2014; 2) di raccogliere informazioni sui processi antecedenti l’entrata delle persone nella REMS, dalla fase della perizia psichiatrica, al verdetto di non imputabilità per vizio di mente, al proscioglimento e alla decisione del magistrato circa l’erogazione della misura di sicurezza da eseguirsi nella REMS.

3.1 Circa il punto 1), il funzionamento delle REMS sarà indagato sia attraverso indicatori oggettivi, che indicatori soggettivi.

3.1.1 Per gli indicatori oggettivi, si prevede di avvalersi del sistema di rilevazione predisposto dall’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS, in base a parametri quali, in particolare, il numero delle persone ricoverate, la loro posizione giuridica (se soggetti a misura di sicurezza definitiva o provvisoria), le patologie di cui sono affette, la composizione del personale, gli eventi critici, le eventuali liste d’attesa, la qualità del collegamento col Dipartimento Salute Mentale, con l’insieme della rete sociosanitaria territoriale, con la Magistratura, il turn over e la destinazione dei dimessi.

3.1.2 Circa i parametri soggettivi, attraverso una ricerca di tipo qualitativo con interviste a operatori e pazienti. Per i primi, attraverso interviste a diverse tipologie di personale, ci si propone in particolare di indagare la percezione di operatori e operatrici circa:

  • la particolarità della REMS, quale struttura terapeutica “anomala” (in quanto rivolta a soggetti privati della libertà)
  • l’identificazione del ruolo ricoperto, ai propri occhi e agli occhi dei pazienti
  • Il collegamento/non collegamento percepito col DSM
  • Il rapporto con la Magistratura (di cognizione e di sorveglianza)
  • L’eventuale conflitto percepito fra esigenze terapeutiche e esigenze custodiali
  • I criteri di selezione dei pazienti, fra gravità del reato e gravità della patologia
  • La valutazione circa i punti forza e le aree problema dell’avvio dell’esperienza

Per i pazienti, attraverso interviste in profondità, ci si propone di indagare il vissuto circa:

  • la “doppia identità” di paziente e internato
  • la “comprensione” del ruolo e della “novità” delle REMS
  • l’adesione al percorso terapeutico individualizzato
  • l’elaborazione del percorso giudiziario
  • i punti forza e le aree problema dell’esperienza
  • eventuale riflessione sulla differenza fra la REMS e l’OPG (in caso di pazienti già internati in OPG)

3.2 Circa il punto 2), i processi che conducono all’internamento nelle REMS saranno approfonditi tramite esame di perizie psichiatriche e di altri documenti al fine di conoscere:

  • la tipologia dei reati compiuti dalle persone per cui il magistrato richiede la perizia;
  • la natura delle patologie che conducono al giudizio di infermità mentale
  • i criteri alla base del giudizio di pericolosità sociale e dell’erogazione della misura di sicurezza in REMS
  • il fenomeno delle misure di sicurezza eseguite in contesti impropri (carcere o servizi psichiatrici ospedalieri per acuti-SPDC).

Il progetto sarà svolto dalla Società della Ragione, avvalendosi della consulenza di Maria Grazia Giannichedda, presidente della Fondazione Franca e Franco Basaglia; di Franco Corleone, ex Commissario Nazionale per la chiusura degli OPG; di Grazia Zuffa, psicologa, componente del Comitato Nazionale di Bioetica, coordinatrice del parere CNB su “Salute mentale e assistenza psichiatrica in carcere” (2019); e co-coordinatrice dei pareri “La contenzione: problemi bioetici” (2015) e “La cura delle persone con malattia mentale: alcuni problemi bioetici” (2017).

Il progetto si avvale della collaborazione di STOP OPG e dell’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS.

4. AZIONI

4.1 Effettuare un monitoraggio del generale funzionamento di tutte le REMS attivate, attraverso la collaborazione con l’Osservatorio sul superamento degli OPG e delle REMS, secondo gli indicatori di cui al punto 3.1.1

4.2 Condurre una ricerca di tipo qualitativo di cui al punto 3.1.2 attraverso a) interviste e focus group con operatori sociosanitari delle REMS; b) interviste in profondità alle persone internate nelle REMS o ex internati. Per la ricerca qualitativa è stata individuata la REMS di Castiglione delle Stiviere.

Verranno effettuate interviste ai responsabili della REMS; Interviste o focus group con operatori di diverse professionalità (almeno 5 interviste per professionalità – psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori per un totale di 25 interviste, o almeno 5 focus group ); interviste in profondità alle persone internate o ex internate (da 7 a 10 interviste).

4.3 Analisi di perizie psichiatriche che hanno condotto al proscioglimento per vizio di mente. L’indagine sarà effettuata su un campione di 20 perizie.

4.4 Redigere un report sui risultati della ricerca. (scarica)

4.5 Pubblicare un volume  sul funzionamento delle REMS e sulle prospettive di sviluppo del sistema sulla base del report di cui sopra.

ALTRI SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO:

Per lo svolgimento del progetto, la SdR si avvarrà del contributo di una rete esistente di associazioni che operano nel campo della giustizia, del carcere, della salute mentale, con cui l’associazione già da tempo collabora. In particolare si avvarrà della collaborazione del Coordinamento Stop OPG e del Coordinamento Nazionale dei responsabili delle REMS.

NOME DEL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Grazia Zuffa, Presidente de La Società della Ragione

FINANZIATORI DEL PROGETTO

Il progetto ha avuto il sostegno della Fondazione CARIPLO

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