È stato presentato ieri, in sala stampa alla Camera dei deputati, il ricorso per conflitto di attribuzione promosso da Riccardo Magi (+Europa) contro il Governo sul cosiddetto “decreto sicurezza”.
Il decreto, approvato lo scorso aprile, avrebbe interrotto l’iter parlamentare di un disegno di legge già in discussione, riprendendone integralmente titolo e contenuti.
«È un salto di qualità negativo nell’abuso dell’articolo 77 della Costituzione» ha dichiarato Magi, «un atto che rappresenta una prevaricazione del Parlamento e delle sue prerogative».
Secondo il ricorso, l’Esecutivo ha “fotocopiato” un testo già approvato dalla Camera e calendarizzato al Senato, aggirando il confronto e privando i parlamentari della possibilità di emendare il provvedimento.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i costituzionalisti Roberta Calvano e Roberto Zaccaria, che hanno sottolineato la gravità istituzionale del caso.
Per Calvano, «la porta della Corte è stretta, ma la lesione delle prerogative parlamentari proviene qui da un potere esterno, l’Esecutivo: siamo di fronte a un salto di qualità nell’abuso della decretazione d’urgenza».
Zaccaria ha ricordato che «si tratta di un provvedimento limite per l’equilibrio democratico, un omnibus penale che incide sul cuore della democrazia e rischia di aggravare il sovraffollamento carcerario».
Il ricorso sarà discusso nella camera di consiglio del 20 ottobre.
«La strada è stretta ma la lesione è straordinaria e di eccezionale gravità» ha concluso Magi, sottolineando l’obiettivo di «restituire effettiva centralità e vitalità all’organo parlamentare».

