Contro gli ergastoli
Presentazione del libro a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone e Andrea Pugiotto
edito da Futura
con Franco Corleone, Giulia Marzia Locati, magistrato, Davide Petrini, docente di Diritto penale, Emilia Rossi, componente del Garante nazionale e avvocato | modera Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte
Una rinnovata riflessione critica su tutte le modalità di detenzione a vita, guardando al fine pena mai da ogni latitudine proponendo una ricognizione delle reali dimensioni numeriche e della giurisprudenza in tema, per sfatare la falsa convinzione che l’ergastolo in Italia non esista più.
✏️ la quarta di copertina
A distanza di un decennio dal pionieristico volume Contro l’ergastolo (che inaugurava la collana delle pubblicazioni de La Società della Ragione) e all’indomani dell’ord. n. 97/2021 della Corte costituzionale, si impone una rinnovata riflessione critica su tutte le modalità di detenzione a vita. Lo fa il presente volume, guardando al «fine pena mai» da ogni latitudine: la tormentata storia parlamentare della sua mancata abrogazione; le sue progressive erosioni ad opera della giurisprudenza costituzionale e convenzionale; i costi esistenziali di una pena perpetua; la sua diffusione nel mondo; le possibili alternative sanzionatorie. Unitamente alla ricognizione delle sue reali dimensioni numeriche e della giurisprudenza in tema di liberazione condizionale, il volume offre così al dibattito pubblico elementi tali da sradicare la (falsa, ma diffusa) convinzione che in Italia, de jure o de facto, l’ergastolo non esista. In Appendice, scritti (di Papa Francesco, Aldo Moro, Salvatore Senese, Aldo Masullo) che, più e meglio degli altri, mostrano come la pena fino alla morte sia l’ambiguo luogotenente della pena di morte.