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Libri della Ragione
Presentazioni di libri per ragionare sulla società
Quinta Sessione
Presentazioni di libri per ragionare sulla società
Quinta Sessione
7 febbraio – 7 marzo 2023 | Libraccio Ferrara
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Le pene e il carcere
Martedì 7 febbraio 2023 | ore 17,30
Stefania Carnevale
Prof.ssa associata di Procedura penale
Università di Ferrara
Prof.ssa associata di Procedura penale
Università di Ferrara
Andrea Pugiotto
Prof. Ordinario di Dirittto costituzionale,
Università di Ferrara
Prof. Ordinario di Dirittto costituzionale,
Università di Ferrara
dialogano con l’autore
Stefano Anastasia
Stefano Anastasia
Necessità e forme della pena restano un problema in ogni società democratica. Chi autorizza, in che misura, con quali limiti l’inflizione di una sofferenza legale? L’interrogativo appare ineludibile quando si presenta nell’estremo della pena capitale, ma riecheggia anche nella privazione della libertà cui sono costretti i condannati alla pena detentiva, spesso in carceri sovraffollate e in condizioni fatiscenti. Eppure la domanda di giustizia in forma di carcere e pena cresce diffusamente, insieme con le facili risposte populiste che le sollecitano e ci scommettono. In questo libro la complessità del tema viene indagato attraverso la differenza tra diritto e potere di punire, la distanza tra il volto costituzionale della pena e la sua realtà e le sfide che una concezione radicale dell’universalità dei diritti umani pone alle prassi punitive e alla stessa istituzione carceraria.
Mondadori Education | 2022 | Pagine 200 | 15 € | ISBN 9788861847781
Storia culturale degli stupefacenti
martedì | 21 febbraio 2023 | ore 17,30
Denise Amerini
Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale
Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale
Francesca Battista
Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara
Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara
dialogano con l’autore
Paolo Nencini
Paolo Nencini
Gli storici hanno ricostruito con cura l’espandersi dell’uso non terapeutico degli stupefacenti a partire dall’inizio dell’Ottocento e gli interventi atti al suo controllo ad opera dei makers of history. Ma dove sono i soggetti di questi avvenimenti, i tossicodipendenti e quelli che, in base alle legislazioni restrittive, sono divenuti spacciatori? Che ne è stato di loro? Secondo il filosofo tedesco Hans Magnus Enzensberger, la risposta a questo genere di domande è da cercarsi nella letteratura, che è infatti una forma di storiografia, in quanto fornisce il punto di vista soggettivo da giustapporre all’oggettività degli avvenimenti narrati dagli storici.
Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia oggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo.
Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla
ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia oggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo.
Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla
ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Futura | 2022 | Pagine 400 | 24 € | ISBN 978-88-230-2342-0
Il malinteso della vittima
martedì | 28 febbraio 2023 | ore 17,30
Ilaria Baraldi
Consigliera comunale
Consigliera comunale
Irene Bregola
Esseblog
Esseblog
Vincenzo Scalia
Professore associato di Sociologia della devianza
Università di Firenze
Professore associato di Sociologia della devianza
Università di Firenze
dialogano con l’autrice
Tamar Pitch
Tamar Pitch
Il termine «sicurezza» si è spogliato, ormai da parecchi anni, delle caratteristiche sociali cui era legato (lavoro, salute, diritti): oggi ci si sente al sicuro con condizioni che ci proteggono individualmente dal rischio di diventare «vittime» di comportamenti dannosi. Da qui l’assunto che tutte e tutti siamo vittime potenziali; quindi fenomeni sociali complessi vengono governati con il codice penale e, di fatto, si criminalizza la povertà, la marginalità sociale, l’immigrazione. Ma com’è successo tutto questo? E soprattutto, com’è successo che a questa deriva securitaria aderiscano «movimenti politici il cui obiettivo è la libertà dallo sfruttamento, dall’oppressione, dalla violenza dei gruppi di cui si fanno portavoce? Perché, in particolare, questo succede in un movimento come quello femminista, che è ri-nato (in Italia, ma non solo) contro la rappresentanza (ognuna parla per sé, a partire da sé), nel contesto delle spinte antiautoritarie degli anni Sessanta?».
Ed. Gruppo Abele | 2022 | Pagine 112 | 14 € | ISBN 9788865793107
Eroina
martedì | 7 marzo 2023 | ore 17,30
Michele Ronchi Stefanati
Insegnante
Insegnante
Pino di Pino
Rete Italiana per la Riduzione del Danno
ITARDD
Rete Italiana per la Riduzione del Danno
ITARDD
dialogano con l’autrice
Vanessa Roghi
Vanessa Roghi
Valentina ha iniziato a fumare eroina a 13 anni. Era il 2002. Nessuno pensava che l’eroina fosse ancora una minaccia, si diceva che a farsi erano ormai solo i tossicomani sopravvissuti agli anni Ottanta, simbolo di un passato da dimenticare. Oggi Valentina ha 33 anni, è entrata e uscita da dodici comunità terapeutiche, solo per finire in carcere.
Parte da qui, dalla vicenda di una ragazza come tante, il percorso di ricerca di Vanessa Roghi sul mondo delle cosiddette «droghe pesanti». Una storia che inizia alla fine dell’Ottocento, quando i derivati dell’oppio furono salutati come i rimedi definitivi contro il dolore, prima che se ne conoscesse il risvolto dell’assuefazione e della dipendenza, e arriva ai giorni nostri, quando nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è verificata una nuova impennata nel consumo di eroina, dopo quindici anni di calo costante.
Passando dalla costruzione socioculturale della figura del «tossico» ai corsi e ricorsi della «guerra alla droga», fino alla responsabilità delle case farmaceutiche nella nuova crisi degli oppioidi.
Parte da qui, dalla vicenda di una ragazza come tante, il percorso di ricerca di Vanessa Roghi sul mondo delle cosiddette «droghe pesanti». Una storia che inizia alla fine dell’Ottocento, quando i derivati dell’oppio furono salutati come i rimedi definitivi contro il dolore, prima che se ne conoscesse il risvolto dell’assuefazione e della dipendenza, e arriva ai giorni nostri, quando nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è verificata una nuova impennata nel consumo di eroina, dopo quindici anni di calo costante.
Passando dalla costruzione socioculturale della figura del «tossico» ai corsi e ricorsi della «guerra alla droga», fino alla responsabilità delle case farmaceutiche nella nuova crisi degli oppioidi.
Mondadori | 2022 | Pagine 204 | 18,50 € | ISBN: 9788804749