Oggi a Roma alla Camera dei Deputati si presenta il sesto Libro Bianco dedicato agli effetti collaterali della legge antidroga e in particolare alle sue conseguenze sanzionatorie, amministrative, penali e nelle carceri. Il primo libro bianco in cui sia possibile registrare gli effetti della clamorosa bocciatura della legge Fini-Giovanardi da parte della Consulta per incostituzionalità.
Promosso e redatto da La Società della Ragione, Antigone, Cnca, Forum Droghe e sostenuto da un ampio numero di associazioni, unite nel Cartello di Genova, anche quest’anno il nostro lavoro anticipa la relazione annuale del governo al Parlamento.
Dobbiamo denunciare con amarezza che il Governo non ha colto l’occasione offerta dalla Corte Costituzionale e sostenuta dalla Cassazione per cambiare passo sulla politica delle droghe e così non è stato ancora individuato un responsabile politico per il Dipartimento politiche antidroga. Così oggi abbiamo in vigore la resuscitata Iervolino-Vassalli e alcune parti della Fini-Giovanardi non abrogate che già il programma del Governo Prodi del 2006 prometteva di superare.
Certo alcune novità sono state introdotte soprattutto per rispondere alla situazione insostenibile del sovraffollamento delle carceri per cui l’Italia è stata condannata dalla Cedu, dall’introduzione della fattispecie autonoma per i fatti di lieve entità con una pena da sei mesi a quattro anni di reclusione (però senza distinzione tra le sostanze) all’ipotesi alternativa di irrogazione della pena del lavoro di pubblica utilità.
Presentiamo i numeri degli ingressi in carcere per violazione dell’art. 73, dei presenti nelle carceri al 31 dicembre 2014, delle misure alternative e delle segnalazioni alle prefetture per consumo e le relative sanzioni amministrative. La diminuzione di 9000 detenuti nel corso del 2014 è determinata dal calo dei detenuti per detenzione e spaccio di stupefacenti di circa 5500 unità. E’ evidente il peso che l’abrogazione della legge Fini-Giovanardi, la differenziazione di pene per le cosiddette droghe leggere e il non ingresso in carcere per i casi di lieve entità hanno prodotto. Purtroppo, e lo denunciamo, l’Amministrazione penitenziaria e il ministero della Giustizia non sono in grado di fornire dati più dettagliati sugli effetti delle diverse fattispecie penali determinate dalla legge sulle droghe e su quelli della declaratoria di incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi.
Dopo la Conferenza di Genova “Sulle orme di don Gallo”, un gruppo di lavoro promosso da La Società della Ragione ha proceduto alla elaborazione di due proposte di legge: un testo di riforma del 309/90 a partire dal risultato del referendum del 1993 e una proposta di regolamentazione della produzione, della vendita e dell’acquisto di canapa. Offriamo queste ipotesi all’attenzione dei parlamentari, in particolare a quelli che hanno costituito un intergruppo su questa questione non più rinviabile con la speranza di un fruttuoso confronto tra il mondo delle istituzioni e il movimento diffuso nelle città.
Il 2016 sarà un anno decisivo sul piano internazionale perché è convocata a New York nel mese di aprile una sessione straordinaria dell’assemblea generale delle Nazioni Unite sulle droghe per approfondire i cambiamenti avvenuti in molte parti del mondo, ma soprattutto in Sud America, dalla Bolivia all’Uruguay. Vorremmo che l’Italia arrivasse a questo appuntamento avendo abbandonato definitivamente la compagine repressiva degli stati proibizionisti e essendo invece partecipe di un impegno europeo per la modifica delle Convenzioni internazionali.
Il Libro Bianco è consultabile giugno su www.fuoriluogo.it/librobianco
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