Le tante alternative ai manicomi criminali
Il Venerdi di Repubblica N.1393 – 28 novembre 2014 p. 63
Antonella Barina
Era il 1951 quando l’artista Roberto Sambonet trascorse sei mesi nel manicomio di Juqueri, a San Paolo del Brasile, per ritrarne i pazienti. Foucault non aveva ancora scritto la Storia della follia , Basaglia non si batteva ancora per la chiusura degli ospedali psichiatrici, eppure quei disegni, quei volti che gridano senza voce, restano un’implacabile denuncia ante litteram dell’istituzione totale. Ora una scelta di quei ritratti, curata da Franco Corleone e Ivan Novelli, andrà in mostra a Firenze, al Teatro Chille de la balanza, dal 2 al 18 dicembre; poi al Palazzo Municipale di Ferrara (20-31 gennaio) e al Museo in Trastevere di Roma (24 marzo-3 maggio). La mostra si intitola I volti dell’alienazione e sostiene la campagna per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, i famigerati Opg , prevista da una legge del 2012 e più volte rinviata (ultima proroga al marzo 2015). Sono ancora sei, con circa ottocento sepolti vivi, spesso inferni di degrado e cittadinanza negata di cui si parla poco, perché i malati mentali colpevoli di crimini, gli ultimi degli ultimi, sono un tema spinoso, che fa paura. Ma si continuano a fare passi avanti. La nuova legge (2014) aggiunge tre importanti novità. Primo: l’adozione di misure alternative all’Opg, che curino il malato anziché limitarsi a rinchiuderlo. Secondo: il fatto che la misura di sicurezza non può essere prorogata oltre la durata della pena prevista per il reato commesso (fnora si poteva rinnovare all’infnito, fno a tradursi in un «ergastolo bianco»). Terzo: il veto di dichiarare socialmente pericolosa una persona solo perché ai margini della società, quindi con lo stigma di potenziale deviante. Il delinquente folle sarà un rischio per la società? Chiudere gli Opg non signifca abbandonarlo per strada. La legge del 2012 prevedeva strutture regionali piccole, teoricamente un po’ più attente. Quella del 2014 apre a varie alternative, tra cui l’inserimento nelle strutture residenziali dei normali Centri di salute mentale, riservando le soluzioni più protette a delitti e psicopatologie gravi. Per saperne di più: s topopg.it , sito del Comitato StopOPG, che riunisce quaranta associazioni per l’abolizione dei manicomi criminali.
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