RITORNANO GLI OPG? Chi rivuole gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari…
Martedì 5 aprile ore 16 Roma – sala stampa Camera dei Deputati – Conferenza per presentare gli emendamenti all’articolo 32 del Decreto Energia che finanzia l’apertura di nuove Rems (addirittura “sperimentali”).
Partecipano le/i deputat*: Cecilia D’Elia, Vito De Filippo, Gennaro Migliore, Riccardo Magi
e tra le/gli altr*: Stefano Cecconi, Franco Corleone, Daniele Piccione, Maria Grazia Giannichedda, Denise Amerini e …
- Nel testo del cosiddetto “decreto energia” dedicato al contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale è stato inserito l’articolo 32 “Disposizioni urgenti volte all’implementazione della capacità di accoglienza delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza” (Rems). Stupore e incredulità la prima reazione: perché è evidente che con le finalità del decreto le Rems (strutture detentive a gestione sanitaria destinate a ospitare autori di reato giudicati incapaci di intendere e di volere e perciò “prosciolti”) non c’entrano nulla. E allora intanto il Governo deve giustificare un’operazione che si vuole imporre perfino ignorando i richiami del Presidente della Repubblica sulla coerenza tra finalità e contenuti dei decreti.
- Ma lo stupore aumenta leggendo il testo dell’articolo 32 che autorizza una spesa di 2,6 milioni di euro all’anno per finanziare una REMS “sperimentale” a Calice al Cornoviglio (La Spezia). Peggio ancora si prevede anche, dall’anno 2025, che il limite di spesa corrente per le Rems potrà essere incrementato in relazione agli eventuali maggiori fabbisogni emergenti.
- La chiusura degli Opg stabilita dalla legge 81 del 2014 è stata una grande riforma di civiltà e non può essere manomessa con un sotterfugio o una manovra di palazzo. Il Governo dovrà spiegare cosa sia una Rems “sperimentale” che nella legge non è prevista. Sapendo che da tempo tanti nostalgici del manicomio (i fautori della logica “cura e custodia”) reclamano un aumento dei posti nelle Rems per rispondere alla lista di attesa di prosciolti destinatari di una misura di sicurezza.
- Occorre ribadire che le liste d’attesa sono numericamente rilevanti solo in cinque regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Campania e Lazio) nelle quali si concentra il 78 per cento del fenomeno e non in Liguria. In realtà la norma oggi proposta non intende rimuovere le cause che alimentano una distorta domanda di internamento in Rems (e tra queste un ritardo culturale di parti della magistratura) ma semplicemente assecondarla. Anche la recente sentenza della Corte Costituzionale (22/2022), che si è pronunciata su questo argomento, sarebbe disattesa. La Corte raccomanda infatti “un complessivo e altrettanto urgente potenziamento delle strutture sul territorio”, indispensabili anche per offrire una alternativa alla detenzione in Rems, confermata come extrema ratio.
- Clamoroso è anche il fatto che il Governo non abbia consultato preventivamente “l’Organismo di coordinamento relativo al processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari”, appena insediato, e il cui mandato è chiaramente quello di sostenere il difficile percorso avviato dalla legge 81: organizzando “un coerente modello organizzativo, sanitario e sociale, incentrato su una visione unitaria in grado di assicurare il diritto alla salute a prescindere dalla condizione giuridica della persona”.
- Questa brutta vicenda ci sollecita a riprendere l’iniziativa per abolire gli articoli del Codice Rocco sulla non imputabilità dei “folli rei” che ancora li destina, diversamente dagli altri cittadini autori di reato, al binario speciale delle misure di sicurezza, ieri in Opg oggi in Rems (vedi la proposta di legge n. 2939 dell’on. Riccardo Magi “La responsabilità è terapeutica: la proposta di legge per superare il Codice Rocco”).
- Solo eliminando il doppio binario il re sarà nudo: diventerà chiaro che per raggiungere il delicato equilibrio tra l’esercizio della giustizia e la tutela della salute, ogni persona deve conservare, in carcere o in libertà, senza eccezioni o status speciali per i “folli rei”, i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Osservatorio stopopg, Coordinamento nazionale REMS-DSM, Coordinamento nazionale per la Salute Mentale, Antigone, La Società della Ragione, UNASAM, SIEP Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, ass. Salute Diritto Fondamentale, SOS Sanità, Conf.Basaglia CoPerSaMM, Psichiatria Democratica, Fondazione Basaglia, Forum Salute Mentale, club SPDC No Restraint, Fuoriluogo.
La registrazione video: